Il complesso riavvio delle attività in presenza, tra rigide normative e il bisogno di normalità.
Dopo il lungo periodo di lock-down e nel continuo rispetto delle rigide normative, con il riavvio delle attività al Centro, Bucaneve sta cercando di offrire quanto più possibile attività ed esperienze che garantiscano ai numerosi giovani e adulti disabili quotidianamente accolti, la necessaria cura ed assistenza educativa e sanitaria, ma anche stimoli e opportunità per ritrovare energie e benessere, entusiasmo e serenità.
“Sono stati mesi e settimane molto complesse – spiega Clara Vighi, Direttore Tecnico della Onlus – mesi in cui si è dovuto fare i conti con il distanziamento sociale imposto dalla pandemia, lavorando alacremente per rimanere vicini a ragazzi e famiglie, ripensando le modalità di presa in carico e altresì riprogettando e riorganizzando tutti i servizi, sia diurni che residenziali.”
Clara Vighi, direttrice tecnica, con Daniela Beruffi (Agosto 2019)
Per diverse settimane, gli interventi e i supporti realizzati a distanza sono stati una indispensabile alternativa, e seppur tuttora continuano ad essere utilizzati, Bucaneve è riuscita, nel mese di Giugno, a riprendere anche le attività in struttura. Per i disabili che frequentano il Centro Diurno “Il Mosaico” questo significa tornare ad incontrarsi con compagni e operatori, ricucire quel tessuto relazione ed esperienziale che il covid-19 ha a lungo impedito e fortemente intaccato, ricominciare a sperimentarsi in laboratori ed attività e altresì tornare ad uscire dopo un lungo periodo di permanenza forzata in casa.
Laura, Nadia, Emanuela e Sandro alla Rocca di Solferino (Agosto 2020)
Tra le necessità più urgenti vi è proprio il bisogno di recuperare un equilibrio psico-fisico e motorio, ecco perché la Onlus castellana sta impegnandosi anche nella realizzazione di attività ricreative e piccole uscite tra cui la recente visita alla Rocca di Solferino e le passeggiate ospiti della Tenuta Sant’Apollonio, un meraviglioso parco giardino di ben 70.000 mq sito proprio a Castel Goffredo. “La pandemia ha alimentato nei ragazzi e nelle famiglie paure e insicurezze, su cui ora è necessario intervenire con delicatezza e gradualità. – continua Vighi – Il complesso riavvio che stiamo affrontando sta cercando di riportare un senso di normalità nella quotidianità di ciascuno.”
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